Fontana di Trevi
E poi ci sono i luoghi magnifici.
Dello stupore assicurato dalla Bellezza accecante. Che chiudi gli occhi come dopo lo scatto del flash.
E che sai che sarà sempre e comunque incanto, meraviglia.
Bellezza pura.
Non la parigina chic in camicia bianca jeans e tacco 12 rigorosamente senza calze. Perché il tacco 12 con i sampietrini te lo scordi.
Neanche paragonabile alla vista di Cate Blanchett a un metro, lei la Dea.
Di più, perché lei la Fontana di Trevi è di una bellezza opulenta, romana, sfacciata, ruffiana.
(Come direbbero a Roma nord è Top).
Racchiusa in uno spazio, la piazza, che è tutta per lei.
La Fontana sta lì dal 1732 a seguito di un concorso bandito da Papa Clemente XII, vinto da Nicola Salvi. È un arco trionfale addossato alla facciata di Palazzo Poli. Di chiara ispirazione Berniniana (a lui si deve la piazza).
Al centro Oceano che guida il cocchio e due cavalli uno agitato e uno calmo, proprio come il mare. Tritoni, scogliere e la grande vasca.
La Fontana dei grandi registi, dei Marciello cam iar, della Sandrelli strepitosa con lo scaldacuore peloso.
Di Totò che vuole venderla.
Ma a Roma la Bellezza non si vende.
È gratis.
Al massimo possiamo gettare una monetina, per tornare ad ammirarla.
È un finale di stagione come Zerocalcare? Sicuramente di quella che un amico ha definito la mia mappa della città al buio.
Il Buio (forse) è quasi finito.
Da domani scendo dall’albero.
Siete bellissimi da quassù.
Sappiatelo.
Peace&Love
Ovviamente gradito tutto, clip storie racconti consigli enogastro musica
(grazie)